VON DER LEYEN ALLA CASA BIANCA PER EVITARE LA GRANDE FUGA DELL’INDUSTRIA
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si rechera’ oggi alla Casa Bianca. Incontrera’ il presidente americano Joe Biden alle 14 (le 20 in Italia). Il dossier piu’ pesante sul tavolo sara’ quello commerciale. La priorita’ per la leader dell’esecutivo di Bruxelles e’ convincere il capo della Casa Bianca a concedere all’Unione europea le stesse esenzioni dall’Ira di cui godono Canada e Messico. l’Inflation reduction act, la legge che concede 370 miliardi di euro per l’industria green e clean tech Made in Usa, rappresenta una minaccia esistenziale per le aziende europee e per la competitivita’ europea, gia’ messa a dura prova dall’aggressiva concorrenza cinese. Bruxelles e’ al lavoro per la propria risposta, allentando le regole per concedere gli aiuti di Stato alle aziende del settore, in particolare quelle che potrebbero essere attratte proprie dai sussidi americani, e presentando un piano industriale per il Green deal che prevede un’accelerazione sullo sfruttamento di materie prime nostrane e sulla spinta per l’industria net zero. Ma senza l’alleato atlantico tutto sara’ molto piu’ complicato. “Non vogliamo arrivare a una corsa ai sussidi”, hanno piu’ volte ripetuto i leader europei, in primis il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovkis, che ha la delega per il delicato dossier. Ne’ tantomeno nessuno pensa a una nuova guerra commerciale con Washington, avendo da poco chiuso i casi Boeing e i sussidi per l’acciaio e l’alluminio (seppur in modo provvisorio). E’ la ragione principale per cui Washington e Bruxelles hanno messo in piedi la task force sull’Ira che ha gia’ dato qualche frutto: a fine dicembre sono stati concessi i sussidi anche per i veicoli commerciali elettrici prodotti in Europa e venduti in leasing negli Stati Uniti (tra il 30 e il 70 per cento dell’intero parco europeo negli Usa) e per le batterie prodotto in Europa ma solo per la quota dei minerali (la meta’ dei 7.500 dollari che vanno alle batterie prodotte negli Usa).
Abbiamo portato avanti le discussioni sulle preoccupazioni dell’Ue sull’Ira e sulla possibilita’ di garantire uno status privilegiato per l’Ue sulle materie prime”, ha spiegato Dombrovskis la scorsa settimana al termine del suo ennesimo colloquio con la segretaria al Tesoro, Janet Yellen. L’Ue pero’ per ottenere un trattamento privilegiato deve avere un accordo commerciale con gli Stati Uniti (anche il Giappone ha attualmente lo stesso problema). Per questo non e’ escluso che von der Leyen proponga un mini-accordo commerciale basato probabilmente proprio sull’Accordo su acciaio e alluminio sostenibili annunciato da von der Leyen e Biden al G20 di Roma del 2021. “Le questioni economiche transatlantiche saranno al centro ma non dobbiamo aspettarci spettacolari annunci concreti”, ha spiegato un alto funzionario della Casa Bianca. Secondo gli sherpa americani nello Studio Ovale, von der Leyen e Joe Biden avvieranno un “dialogo sulla trasparenza dei sussidi pubblici”, per far si’ che ciascuna parte “comunichi” all’altra le proprie intenzioni. L’obiettivo e’ evitare che “i nostri sussidi e i loro sussidi divergano e competano al punto da creare un gioco a somma zero”. Ovviamente i due leader affronteranno l’invasione russa dell’Ucraina e, in particolare, il ruolo che potrebbe avere la Cina. Gli Stati Uniti stanno raccogliendo gli alleati a prepararsi a sanzioni esemplare se Pechino dovesse effettivamente fornire armi a Mosca. Da Bruxelles pero’ il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, insiste che al momento la Cina non sembra avere alcuna intenzione di farlo.