PERCHÉ UNICREDIT HA ALZATO LO STIPENDIO DI ORCEL
“Abbiamo deciso che il 100% della retribuzione variabile sarà corrisposto in azioni differite fino al 2030. Questo garantirà che il ceo sia incentivato a creare valore per gli azionisti attraverso una crescita profittevole e sostenibile nel lungo periodo, nel pieno rispetto dei valori aziendali e garantire, così, il completo allineamento con gli interessi degli azionisti. In sintesi, il ceo non sarà premiato per ciò che riuscirà a ottenere nel breve periodo, ma per aver costruito un’azienda profittevole e sostenibile”. Lo scrive il presidente di Unicredit Piercarlo Padoan un intervento sul Sole 24Ore a proposito delle polemiche sull’aumento dei compensi al ceo Andrea Orcel. Orcel andrà a guadagnare fino a 9,75 milioni di euro l’anno secondo la nuova politica di remunerazione dei top manager di Unicredit che verrà votata all’assemblea della banca del 31 marzo. “La nuova UniCredit è un’organizzazione che cerca di superare gli obiettivi. Abbiamo definito target ambiziosi e incentivi allineati di conseguenza, con condizioni più severe per chi non riuscirà a stare al passo, così da allinearci agli interessi degli azionisti. Garantire che le nostre persone vengano remunerate sulla base dei loro successi è il modo migliore per assicurarci che UniCredit – una banca storica dal cuore orgogliosamente italiano – possa attrarre i migliori talenti necessari ad essere la banca per il futuro dell’Europa”, spiega Padoan. “Per questo, come consiglio di amministrazione, dobbiamo assicurarci di offrire le migliori condizioni per attrarre i migliori talenti ed essere, quindi, una banca vincente che sappia creare ricchezza condivisa nel lungo termine per tutti gli stakeholder. Per questo motivo, vogliamo che le nostre persone vengano valutate e premiate in base a come applicano i valori di Ownership, Integrity e Caring: sono le fondamenta peri nostri dipendenti che, sotto la guida del ceo sono sempre stati remunerati sulla base dei risultati ottenuti per i clienti, le comunità in cui operiamo e gli azionisti”, conclude Padoan in una altro passaggio del suo intervento.