L’INFLAZIONE COME HA CAMBIATO LE ABITUDINI DELLE FAMIGLIE ITALIANE?
“L’inflazione cambia le abitudini delle famiglie, obbligandole a cercare sistematicamente prezzi bassi. Con l’aumento dei prezzi partito lo scorso anno, gli italiani stanno inseguendo sempre di più risparmi e promozioni: il caro-vita, insomma, sta spingendo sempre di più la spesa low cost. Più di 7 famiglie su 10 hanno provato, negli ultimi sei mesi, almeno una volta i discount tra settembre 2022 e febbraio 2023 di quest’anno confermando una tendenza cresciuta e consolidata negli anni scorsi”. Così Unimpresa in una nota. “L’inflazione, insomma, ha ormai radicalmente alterato le abitudini al supermercato: il 71,4% degli italiani fa economia e così rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno sono più che raddoppiati, tra settembre 2022 e febbraio 2023, gli acquisti sulla base di offerte speciali. Aumentano le persone che fanno shopping “per mangiare” nei negozi “a basso costo”. Dagli alimenti alle bevande, ma anche prodotti per la casa e abbigliamento, gli sconti fanno gola a tutti e sono la risposta fai-da-te delle persone alla crisi”, si evince dai risultati di un rapporto del Centro studi di Unimpresa, che ha condotto un’analisi a campione tra i 16mila esercizi commerciali associati.”Il governo guidato da Giorgia Meloni è partito col piede giusto. Adesso, però, occorrono misure importanti per assicurare a famiglie e imprese i necessari sostegni. Siamo in una fase di profonda incertezza, l’inflazione altissima e l’aumento del costo del denaro avranno conseguenza negative sul ciclo economico. Già oggi si tastano con mano le difficoltà. Del resto, i risultati del sondaggio dicono che c’è ancora molto da fare per riportare il paese su un sentiero di crescita virtuoso e dicono soprattutto che c’è una crisi di fiducia da parte delle famiglie, elemento che poi innesca una spirale negativa per tutta l’economia”, commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. “La riforma fiscale è una formidabile occasione per dare segnali concreti, in particolare alle famiglie più deboli e alle piccole imprese. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha detto che i decreti attuativi della riforma tributaria dovrebbero arrivare con la prossima legge di bilancio, a fine anno. Noi speriamo che il cronoprogramma possa essere rivisto e che una parte delle misure possa essere anticipata e varata prima dell’estate”, aggiunge Ferrara.
L’analisi del Centro studi di Unimpresa “è in linea con i risultati di alcune precedenti rilevazioni degli scorsi anni che avevano fatto emergere una crescente tendenza delle famiglie a risparmiare con gli acquisti. Nel carrello della spesa degli italiani, secondo quanto emerge dalla ricerca di Unimpresa, finiscono con sempre maggiore frequenza rispetto al passato prodotti offerti sugli scaffali con sconti, specie quelli con ribassi dei prezzi superiori anche oltre il 30% rispetto al listino ufficiale. Gli acquisti low cost nel 2022-2023 sono cresciuti del 53% in termini di volumi. Lo studio conferma e mette in luce, dunque, una tendenza in atto da tempo, peraltro già rilevata negli ultimi anni dall’associazione”, prosegue la nota di Unimpresa. “Confermato il dato più rilevante, secondo cui l’attenzione alle offerte speciali porta i consumatori a fare una vera e propria “incetta” di beni a basso costo: i cittadini sono diventati super esperti dei volantini, puntano le promozioni e nelle buste della spesa finisce solo quanto è proposto in offerta, mentre restano sugli scaffali dei supermercati e dei piccoli negozi su strada tutti gli altri prodotti. Obiettivo che si raggiunge soprattutto con la lettura ormai quotidiana di volantini: gli italiani li leggono sempre di più alla ricerca di sconti e prezzi bassi. Tutto ciò, però, ha inevitabili conseguenze negative sui ricavi degli esercenti: secondo prime stime l’impatto sui conti potrebbe arrivare ad avere un’incidenza negativa del 72-74%. Elemento che aggraverebbe un quadro già profondamente incerto, con l’inflazione, frutto di speculazione sulle materie prime, in particolare energetiche, che fatica a calare sensibilmente”, termina la nota.