AGLI ITALIANI IL CASH PIACE ANCORA TROPPO
Il rapporto della Community Cashless Society presentato a Cernobbio Milano, 30 mar. (Adnkronos) – L’Italia è tra le trenta economie con più alta incidenza del contante al mondo (è 28esima su 144 Paesi, un posto in meno dello scorso anno), con un valore del contante in circolazione sul Pil pari al 14,3%. La Penisola perde una posizione anche nella classifica dei Paesi europei per processo di transizione cashless: è terzultima, davanti solo a Romania e Bulgaria. Questo, però, non per un’avversione degli italiani ai pagamenti digitali, dal momento che oltre sette su dieci vorrebbero aumentare la transazioni cashless. E’ quanto emerge dal ‘Cash Intensity Index 2023’, presentato oggi a Villa D’Este a Cernobbio, in occasione della tavola rotonda della Community Cashless Society. A margine dell’ottavo anno di attività della piattaforma istituita da The European House – Ambrosetti, i principali attori del settore, istituzioni e imprenditori si sono confrontati sullo stato dei pagamenti elettronici in Italia, con l’obiettivo di individuare proposte sul tema della transizione cashless. Tra i partecipanti, il managing partner e ceo di The European House – Ambrosetti Valerio, il sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze Federico Freni, il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, il capo del servizio strumenti e servizi di pagamento al dettaglio di Banca d’Italia Paola Giucca e il sindaco di Firenze Dario Nardella. A livello regionale, la classifica 2023 della Community Cashless Society è aperta per il sesto anno consecutivo dalla Lombardia. Fanalino di coda nei pagamenti digitali la Calabria. Il Nord Italia si classifica tutto nella top-10, il Mezzogiorno nelle ultime sette posizioni, mentre al Centro le migliori sono Toscana (4° posto) e Lazio (5° posto). Nella classifica delle Città metropolitane Firenze si conferma per il secondo anno consecutivo al 1° posto davanti a Milano e Genova.