COME PROCEDE LA TRATTATIVA TRA META E SIAE?

ll presidente della Siae, Salvo Nastasi, durante l’audizione davanti alle commissioni Cultura riunite di Camera e Senato sul mancato accordo tra Meta e Siae si é così espresso: Non abbiamo avuto i dati per rinnovare l’accordo”, quindi “un accordo era impossibile. Non siamo stati messi nelle condizioni di arrivare a questo accordo Siae vuole avere informazioni perchè per definire il giusto compenso per gli autori abbiamo bisogno di informazioni fondamentali”, come il fatturato diretto e indiretto, ha aggiunto Nastasi. “Meta non ha sede in Italia, e trattare è stato molto complicato. Abbiamo visto molte slides, ma pochi contenuti. Non siamo mai riusciti ad accedere a dati che ci avrebbero permesso di giustificare qualsiasi richiesta economica. I nostri dati li abbiamo offerti a Meta, da parte loro non è avvenuto lo stesso”, ha ancora specificato. Per il presidente della Società italiana degli autori ed editori, il danno del mancato utilizzo della musica italiana sui social come Facebook e Instagram “non è solo economico. C’è un danno culturale. I giovani si disabituano velocemente al mancato utilizzo della musica italiana. Questa è la cosa che ci preoccupa di più. Abbiamo bisogno di essere messi in condizione di trattare alla pari”. La loro licenza “è scaduta il 16 dicembre scorso e in questo momento, mentre noi ci parliamo, ci sono ancora contenuti sulla piattaforma senza licenza. E fino al giorno della rottura delle trattative, dieci giorni fa, loro hanno continuato a operare senza licenza”. “Nel momento in cui quella licenza è scaduta – ha osservato Nastasi – noi ci siamo messi a tavolino per rinnovarla, ma non abbiamo avuto i dati che noi chiedevamo per poter rinnovare quell’accordo”. Dati che “sulla base della normativa europea, le piattaforme devono fornire alla controparte, in questo caso la Siae”.

ll nostro interesse è chiudere la trattativa. Se domani mattina Meta dice sediamoci al tavolo, ma dandoci elementi che ci permettano di arrivare a una conclusione, noi siamo felicissimi. Rappresentiamo degli autori italiani, non ci va di fare per forza discussione. Non ci siamo mai alzati dal tavolo e speriamo che la trattativa prosegua”.