BANCHE E CESSIONE DEL CREDITO ECCO CHI HA RIAPERTO
Importanti novità in arrivo per imprese e professionisti sullo sblocco dei crediti incagliati e sulla possibilità di cessione del credito: le banche tornano ad acquistare i crediti d’imposta.
Dopo lo stop imposto dal Governo alla cessione del credito e allo sconto in fattura, i primi segnali di apertura arrivano da parte delle banche che stanno riaprendo la possibilità di acquisizione dei crediti.
Uno dei problemi più grandi a proposito dello stop alla cessione del credito e dello sconto in fattura riguarda, infatti, i diversi crediti incagliati ovvero bloccati che non si possono acquistare o vendere. Si parla almeno di 15 miliardi di crediti di imposta bloccati relativi al Superbonus 110% e bonus per l’edilizia, secondo quanto calcolato dall’ANCE, Associazione nazionale dei costruttori.
Tra gli emendamenti presentati ed approvati dalla Camera, di particolare importanza è quello relativo all’estensione del termine ultimo per la presentazione della comunicazione all’Agenzia delle Entrate: il termine slitta dal 31 marzo al 30 novembre, data ultima di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita al 2022. Pertanto, è prevista la possibilità di utilizzare il meccanismo della remissione in bonis per presentare la comunicazione di cessione alle Entrate in ritardo, senza perdere il diritto all’opzione, ma a fronte del pagamento di una sanzione di 250 euro.
Grazie a queste novità, alcune banche, così come Poste italiane, hanno annunciato di voler riprendere la cessione del credito: la prima a farlo, ufficialmente è Unicredit che ha messo a punto una soluzione per imprese, artigiani e professionisti che hanno completato i lavori, dando loro la possibilità di cedere i crediti fiscali maturati a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022. Lo scopo è quello di smobilizzare tali crediti ed ottenere così la liquidità necessaria per proseguire la propria attività.
A partire dal 3 aprile Unicredit riapre la possibilità della cessione del credito collegato al Superbonus ed agli altri bonus edilizi al fine di agevolare coloro che hanno completato i lavori e hanno necessità di cedere i crediti, avendo raggiunto la capienza fiscale. L’offerta si rivolge ai clienti titolari di conto corrente presso la banca e prevede, quindi, la possibilità di cedere i crediti di imposta al verificarsi di determinate condizioni: i crediti devono derivare da sconto in fattura, devono riferirsi a spese sostenute nel 2022 e l’ammontare complessivo del credito per singola pratica deve essere superiore a 10.000 e inferiore ai 600.000 euro.
Infine, sempre per riattivare il mercato della cessione dei crediti fiscali legati al Superbonus e ai bonus bonus edilizi è stato siglato un accordo tra Intesa Sanpaolo e l’Università Luiss Guido Carli per un valore fiscale pari a 60 milioni di euro.