IN MPS IL GENDER PAY GAP È DECISAMENTE A SFAVORE DELLE DONNE: ECCO I DATI PRESENTATI IN VISTA DELL’ASSEMBLEA DI DOMANI

Nel gruppo Monte dei Paschi le donne sono pagate di meno, in media, del 12,5 per cento. Il dato emerge dai documenti depositati dalla banca in vista dell’assemblea di bilancio di domani e riguarda la “retribuzione monetaria totale” dei dipendenti di Rocca Salimbeni. Il Monte dei Paschi negli ultimi sei anni ha avuto due donne al vertice, Stefania Bariatti prima, e Patrizia Grieco dopo. L’assemblea di domani sarà presieduta dalla Vicepresidente vicaria uscente, Rita Laura D’Ecclesia.

Per il nuovo cda, che sarà guidato dal presidente in pectore Nicola Maione, c’è l’impegno a puntare sulla parità salariale e l’equilibrio di genere con target sfidanti. La banca controllata dal Tesoro mette nero su bianco nelle carte che, in coerenza con la United Nations Environment Programme Finance Initiative, intende, entro la fine dell’anno, avere il 35% dei ruoli di responsabilità coperti da donne. C’è poi l’obiettivo della “progressiva e sostanziale riduzione” del gender gap pay (senza fissare però una data) e si ricorda l’impegno da qui al 2026, anno di approdo del nuovo piano industriale targato Luigi Lovaglio, teso ad affidare alle donne il 40% dei ruoli di responsabilità. Al lavoro c’è, ovviamente, una commissione (Paritetica Pari Opportunità) che ha il compito di “condividere gli indici dell’occupazione femminile in azienda, oltre che individuare opportune politiche di valorizzazione al fine di accelerare soluzioni concrete volte alla parità salariale tra donne e uomini in tutti i livelli dell’organizzazione”.