ECCO COSA PENSA IL WALL STREET JOURNAL DI UNICREDIT GESTITA DA ORCEL

Il Wsj ricorda come Unicredit, nel 2022 abbia registrato “il più alto utile annuale in oltre un decennio. Alla chiusura di lunedì, le sue azioni sono salite del 42% nell’anno, nonostante le turbolenze di marzo, rispetto a un aumento del 9% dell’indice Stoxx Europe 600 Banks”. “Il rilancio è stato guidato da Orcel”, che “ha ereditato un istituto ancora in fase di ristrutturazione e con sede in un Paese noto per la crescita economica anemica”, afferma il quotidiano finanziario, aggiungendo che l’amministratore delegato “ha ridotto i tempi di approvazione dei mutui e ha eliminato i comitati interni che rallentavano il processo decisionale. Ha ridotto il costoso lavoro di consulenza esterna e ha eliminato gli strati di gestione, dando potere ai dipendenti ai livelli più bassi”, spiega il Wall street journal.

Il nuovo ad si è mosso immediatamente al per rendere la banca più agile e focalizzata sulla crescita, ha sottolineato ieri il Wall Street Journal: “Orcel ha ridotto i tempi di approvazione dei mutui e ha eliminato i comitati interni che rallentavano il processo decisionale. Ha ridotto il costoso lavoro di consulenza esterna e ha eliminato gli strati di gestione, dando potere ai dipendenti ai livelli più bassi”. “Quello che mi piace di Orcel è la sua volontà di dare una scossa alle cose”, ha dichiarato Cole Smead, CEO di Smead Capital Management. Un fondo di Smead Capital ha investito in UniCredit. Smead ha detto di apprezzare i buyback che la banca ha iniziato a fare l’anno scorso, non molto utilizzati dagli istituti di credito europei. Il titolo è più che raddoppiato nei 12 mesi a lunedì, molto più di qualsiasi altro componente dell’indice S&P 1200 Global Financials, secondo i dati di S&P Global Market Intelligence.
Orcel – secondo il Wall Street Journal – è stato attento in un settore che conosce bene: le operazioni societarie: “Ha esaminato ma alla fine si è trattenuto dall’acquistare l’istituto di credito nazionalizzato Banca Monte dei Paschi di Siena SpA nel 2021, che Roma era ansiosa di vendere. Ha anche mostrato poca voglia di prendere in considerazione altre fusioni, concentrandosi per ora sull’aumento del valore di UniCredit”.