PROFITTI SAMSUNG A PICCO, ECCO TUTTI I DETTAGLI

“I lavori di valutazione sulla terza richiesta di pagamento dell’Italia sono in corso e i nostri servizi sono in stretto contatto con le autorità italiane in questo contesto”. Lo dice all’Adnkronos una portavoce della Commissione europea, dopo che ieri l’Ue ha escluso dal Pnrr gli interventi agli stadi di Firenze e Venezia, con la Commissione, secondo quanto riferito dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, che “ha richiesto poi al governo di adottare gli atti necessari alla formalizzazione di quanto comunicato, per lo sblocco della terza rata da 19 miliardi di euro”.

In particolare, l’utile operativo pari a 640 miliardi di won coreani (circa 478,55 milioni di dollari), è in calo rispetto ai 14,12 trilioni di won dell’anno precedente. Si tratta di un crollo del 95%, il livello più basso dal 2009, a causa di un forte calo della domanda globale di chip di memoria.

Tuttavia, all’inizio di questo mese la società aveva emesso una guidance affermando che l’utile del primo trimestre sarebbe stato di 600 miliardi di won coreani. I prezzi dei chip di memoria, il più grande business di Samsung, continuano a scendere, mentre la domanda rimane debole.

Samsung Electronics ha annunciato un calo dei profitti di oltre l’86% nel primo trimestre del 2023, poiché il rallentamento dell’economia globale ha inferto un duro colpo alle vendite di chip e prodotti elettronici. Il colosso tecnologico sud-coreano ha riferito che i profitti operativi per il periodo gennaio-marzo sono diminuiti di 9,75 trilioni di won (6,6 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nello specifico, le sue attività di produzione di semiconduttori hanno chiuso il primo trimestre con una perdita operativa di 4.600 miliardi di won (3,4 miliardi di dollari), rispetto a un profitto di 8,45 trilioni di won nello stesso periodo dell’anno scorso in un contesto di forte contrazione della domanda globale del settore.

Ed è proprio la divisione di semiconduttori il più grande motore di profitto di Samsung, che consiste nella vendita di chip di memoria che vanno in tutto, dai personal computer agli smartphone ai server nei data center.

Come evidenzia Cnbc, durante la pandemia, i produttori di smartphone e Pc hanno accumulato chip con l’aumentare della domanda di dispositivi di consumo, ma ora sono alle prese con scorte in eccesso poiché i consumatori riducono gli acquisti di questi beni a causa dell’aumento dell’inflazione. Ciò ha portato a un calo dei prezzi dei chip di memoria venduti da Samsung. Il colosso sudcoreano ha dichiarato questo mese che avrebbe effettuato un taglio “significativo” nella produzione di chip di memoria, seguendo l’esempio di rivali minori come SK Hynix e Micron.

Infine, Samsung ha comunque previsto una ripresa nella seconda metà dell’anno. “Si prevede che la domanda si riprenderà gradualmente in 2H tra le proiezioni che i livelli di inventario dei clienti saranno diminuiti”, ha affermato il colosso sudcoreano aggiungendo di aspettarsi una ripresa della domanda limitata poiché i data center su larga scala investono in modo più prudente e i clienti continuano ad adeguare le scorte. Samsung prevede inoltre il lancio di nuovi smartphone, promozioni per PC e l’espansione dell’adozione di nuove CPU per aumentare la domanda di chip di memoria.