CONTRATTO BANCARI, PIÙ DI 600 DIRIGENTI SINDACALI A ROMA PER “LICENZIARE” LA PIATTAFORMA
Erano più di 600 i dirigenti sindacali, arrivati da tutta Italia, per la presentazione della piattaforma rivendicativa per il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari. La riunione degli “attivi unitari”, lo scorso 3 maggio, si è svolta all’Auditorium Antoniano di viale Manzoni di Roma, e la sala si è riempita in pochissimo tempo. Teatro pieno, dunque, per un appuntamento cruciale, in vista della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di 280.000 lavoratori delle banche italiane. Il vecchio contratto è scaduto a dicembre scorso ed è stato prorogato fino al 31 luglio. Per l’avvio formale del negoziato si attendono gli esiti delle assemblee dei bancari che stanno per partire e si chiuderanno entro fine giugno.
I vertici dei sindacati erano schierati quasi al completo. Sul palco, i segretari generali di Fabi, Lando Maria Sileoni, Fisac Cgil, Susy Esposito, Unisin, Emilio Contrasto. Unico assente giustificato, il leader della First Cisl, Riccardo Colombani, sostituito dal suo apprezzato numero due, Domenico Iodice. A illustrare la piattaforma ha pensato il segretario nazionale della Fabi, Giuliano Xausa. Poi hanno preso parola tutti i segretari generali, con l’eccezione di Sileoni, il cui inedito silenzio si è fatto notare, e due rappresentanti per ciascuna sigla presente. Il segretario generale della Fabi non ha nemmeno chiuso i lavori, come si aspettavano tutti i presenti, così il compito è toccato a Esposito della Fisac Cgil, che ha tenuto a rimarcare, in particolare, l’ottimo clima costruttivo e personale fra i leader delle organizzazioni sindacali.
Il silenzio di Sileoni, come accennato, ha suscitato curiosità fra i partecipanti. La spiegazione più plausibile è che il capo della principale organizzazione sindacale preferisca aspettare, per rendere nota la sua posizione, il congresso nazionale della stessa Fabi, in programma a Roma, all’hotel Ergife, dal 12 al 16 giugno. Appuntamento al quale parteciperanno tutti i banchieri italiani, con più di 1.600 presenze giornaliere e importanti ospiti del mondo della cultura, della politica, dell’economia. La conferma di Sileoni è scontata: gli viene universalmente riconosciuto un grande lavoro negli ultimi anni. Ha portato la Fabi ad avere un peso politico sempre più rilevante nel settore ed è riuscito a far conoscere e apprezzare l’organizzazione anche fuori del mondo bancario.
Negli ambienti sindacali bancari, tiene banco la Uilca con le sue turbolenze interne. Il segretario nazionale Giuseppe Bilanzuoli scalpita per prendere il posto dell’attuale segretario generale e, per tentare, il golpe sta cercando di mettere insieme i numeri per il ribaltone interno. E, intanto, continua la fuoruscita di iscritti. Mentre all’interno del Comitato affari sindacali e del lavoro di Abi, la presidente Ilaria Dalla Riva sta progressivamente prendendo in mano la situazione. Gli schieramenti sono abbastanza variegati e sembra che nell’ultima riunione del Casl abbiano deciso di convocare i sindacati, appena terminate le assemblee, per discutere prima la parte normativa e poi quella economica. Una proposta che troverà subito la contrarietà delle organizzazioni sindacali.