PIL CRESCITA ITALIA PROSEGUE MA CON UN RITMO “MODERATO”
Il secondo trimestre 2023 si è aperto con qualche segnale debole per l’Italia, dopo il buon andamento del Pil a inizio anno. La situazione è solida nei servizi, meno in industria e costruzioni. È quanto emerge dalla congiuntura flash di maggio del Centro studi di Confindustria. L’RTT index (sviluppato da CSC e TeamSystem) segnala in aprile una frenata del fatturato in tutti i settori, sottolinea inoltre l’analisi. Il calo del prezzo del gas è una potente spinta positiva, ma i consumi restano zavorrati dall’inflazione, gli investimenti dal costo del credito e si è fermato l’export, data la frenata mondiale.
Il tasso pagato per i prestiti dalle imprese italiane è balzato a 4,30% a marzo, oltre il triplo del livello di fine 2021 (1,18%). Il credito a condizioni molto più onerose fa sì che lo stock di prestiti alle imprese si stia contraendo sempre di più (-1% annuo a marzo): manca perciò un sostegno a produzione e investimenti. È quanto emerge dalla congiuntura flash di maggio del Centro studi di Confindustria.
La stretta, prosegue l’analisi, segue il rialzo del tasso della Bce (salito al 3,75% a maggio), che sembra aperta a nuovi possibili ritocchi: i future anticipano un ultimo rialzo di 0,25 entro settembre. In Italia, il BTP resta invece stabile su un livello alto (4,17% in media a maggio, ma 4,41% il 26 maggio).
L’inflazione italiana ha interrotto il suo calo in aprile (+8,2% annuo, da +7,6%), ma la tendenza al ribasso continuerà, grazie al prezzo del gas sempre più in riduzione (34 euro/mwh a maggio) e agli effetti sempre più pieni del rialzo dei tassi. È quanto emerge dalla congiuntura flash di maggio del Centro studi di Confindustria.
I prezzi al consumo alimentari restano in tensione (+11,8%), ma anch’essi si raffredderanno gradualmente perché le materie prime sono care ma senza ulteriori rialzi (in aprile +49% dal 2019). La dinamica dei prezzi al consumo dei beni e servizi core continua a salire ( 4,9%), incorporando i passati rincari energetici.
A marzo è proseguito il calo delle vendite di beni alimentari (-0,7%, in volume), mentre sono ripartite da inizio anno le immatricolazioni di auto, grazie a una domanda favorevole dopo molti mesi di contrazione (+9,7% nei primi quattro mesi). È quanto emerge dalla congiuntura flash di maggio del Centro studi di Confindustria. Un fattore positivo è il mercato del lavoro che è rimasto in espansione nel primo trimestre (+80mila occupati).
Per aprile, l’Icc segnala però una crescita tenue dei consumi (+0,2% annuo), trainata solo dai servizi (+4,5%). E a maggio i giudizi delle famiglie sulla propria situazione economica sono un po’ peggiorati, come la fiducia in generale.