UNICREDIT TAGLIA ANCORA PER COMPENSARE IMPENNATA INFLAZIONE.
UniCredit prevede di tagliare ulteriori 500 milioni di euro di costi riducendo la complessità, nel tentativo di compensare un’inflazione più alta del previsto. L’istituto, ricorda Bloomberg, sta accelerando l’automazione dei processi, rivedendo i contratti di outsourcing e investendo in digitalizzazione e nell’efficienza. Le misure mirano a contrastare l’impatto dell’inflazione sui costi, che secondo le stime dell’istituto di credito supereranno 1 miliardo di euro per la durata del suo piano strategico triennale. Più del doppio – rileva l’agenzia – della sua previsione iniziale. Un portavoce della banca ha declinato qualsiasi commento. L’attuale piano strategico, annunciato alla fine del 2021 (il primo sotto la guida del ceo, Andrea Orcel) prevedeva una riduzione dei costi di 500 milioni di euro in termini assoluti entro il 2024, al netto di un impatto dell’inflazione di 500 milioni di euro e 600 milioni di euro di investimenti aggiuntivi, al fine di finanziare uno dei più ambiziosi piani di remunerazione degli azionisti tra gli istituti di credito europei.