Diffuso il Rapporto ambientale 2023 dell’istituto, che rende conto del proprio impatto sull’ambiente, delle azioni realizzate per ridurlo e di quelle programmate.

La Banca d’Italia è sempre più verde. E’ quanto emerge dal Rapporto ambientale 2023 diffuso in questi giorni dall’Istituto. Pubblicato per la prima volta nel 2010, il Rapporto è lo strumento attraverso cui la Banca rende conto dell’impatto delle proprie attività sull’ambiente, delle azioni realizzate per ridurlo e di quelle programmate.

L’Istituto si caratterizza per una forte cultura ambientale, un’attenzione alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità a 360 gradi che comprende anche attività come gli investimenti finanziari sostenibili, la supervisione degli intermediari finanziari, l’educazione finanziaria e la ricerca economica.

Dal gennaio 2022 la Banca fa anche parte dell’organo di indirizzo strategico del Network for Greening the Financial System (NGFS), che comprende oltre 125 tra Banche centrali e autorità di vigilanza e coordina studi e scambi di esperienze sulla gestione del rischio ambientale e climatico nel settore finanziario.

Nel 2022 l’impronta ambientale complessiva della Banca è migliorata rispetto al 2021. Infatti le emissioni totali di gas serra della Banca si sono ridotte del 2% rispetto all’anno precedente, confermando un consistente -22% circa rispetto al 2019. Prima del 2019 le emissioni di gas serra (calcolate secondo una diversa metodologia) si erano già ridotte del 61% rispetto al 2010, un risultato ottenuto grazie all’acquisto di energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, deciso a partire dal 2013.

La Banca sta inoltre aumentando progressivamente la quota di energia autoprodotta da impianti fotovoltaici: è stato avviato il cantiere per la costruzione di un impianto fotovoltaico che a regime produrrà 380mila kWh all’anno presso il Centro Donato Menichella di Frascati (edificio già certificato secondo la norma ISO 50001). E sono in progetto ulteriori impianti per alcune filiali sul territorio.