BONIFICI ISTANTANEI, COSA CAMBIA CON LE MODIFICHE SCELTE DALL’UNIONE EUROPEA
L’Ue sta lavorando a un progetto di riforma dei pagamenti digitali. Punta a introdurre nuove regole con cui rendere gli accrediti istantanei un’operazione standard per il trasferimento di denaro all’interno dell’area Sepa, cioè la Single Euro Payments Area (l’Area unica dei pagamenti in euro)
I bonifici istantanei sono operazioni molto veloci, ma non sono diffusissimi perché costano: le banche applicano infatti commissioni sui conti correnti. Inoltre, non tutte offrono questo servizio ai clienti. Questa tipologia di bonifico è stata introdotta nel 2017 e la loro adozione cresce però di anno in anno. Con un bonifico SEPA istantaneo il denaro viene trasferito dal conto corrente che l’ha ordinato a quello di destinazione nell’arco di 10 secondi al massimo. L’operazione può essere richiesta in qualsiasi momento, 24 ore su 24.
Servono l’IBAN del conto da accreditare e il codice BIC/SWIFT della banca di destinazione. Per completare l’operazione è necessario indicare l’importo da trasferire e la causale dell’operazione. L’operazione viene processata da una piattaforma interbancaria che si occupa di completare il processo. Tramite i bonifici immediati potevano essere trasferiti fino a 15.000 euro per operazione, ma dal 1° luglio 2019 questa soglia è stata innalzata a 100.000 euro. Tuttavia, ogni banca può fissare una soglia massima.
Quanto costano? I prezzi possono variare e arrivare fino a 25 euro. Proprio su questi punti l’Ue ha concentrato la sua attenzione. Nello specifico, con il voto favorevole del Parlamento Europeo alla riforma dei pagamenti nell’area SEPA è stato deciso che i bonifici istantanei non dovranno avere costi aggiuntivi rispetto ai bonifici tradizionali.
Le banche dovranno offrire perciò questo servizio alle stesse condizioni dei bonifici standard: deciderà il cliente quale usare. L’Ue vuole inoltre che i bonifici istantanei siano disponibili in tutti gli istituti bancari dell’area SEPA e che sia possibile ricevere bonifici istantanei anche se provenienti da conti correnti tenuti in valute diverse dall’euro