OBIETTIVO LAGARDE: INFLAZIONE AL 2%

La banca centrale europea continuerà la sua battaglia per riportare l’inflazione al 2% con una strategia solida, che non scende a compromessi. Ma allo stesso tempo terrà conto dell’elevata incertezza che si è creata dopo il fallimento delle banche americane e della svizzera Credit Suisse. Nel giorno in cui la Fed decide le sue prossime mosse, la presidente della Bce Christine Lagarde rassicura sul percorso che porterà a raffreddare i prezzi in Europa, senza sbilanciarsi sul futuro perché tutto dipenderà dai dati in arrivo nelle prossime settimane. “Di una cosa – afferma – si può essere certi: conseguiremo la stabilità dei prezzi e non transigiamo sull’impegno a riportare l’inflazione al 2% nel medio termine”. Ma falchi e colombe del suo board tornano a schierarsi: gli italiani Ignazio Visco e Fabio Panetta chiedono “prudenza” nei rialzi, mentre il tedesco Joachim Nagel vuole una Bce “più ostinata”. La presidente Lagarde torna a parlare per la terza volta dal salvataggio di Credit Suisse di domenica scorsa, proprio per chiarire che anche se il mondo “sta cambiando più rapidamente di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare, dobbiamo essere sia concentrati sull’obiettivo” di riportare l’inflazione al 2%, “sia risoluti nella strategia per conseguirlo”. Ma non si può avere sicurezza sulle prossime tappe, non in un clima dominato dall’incertezza. “A fronte di shock nuovi e sovrapposti, affrontare l’incertezza è al momento la nostra unica scelta”, ha spiegato. Quindi la traiettoria dei tassi sarà “fondata sui dati” e questo implica che, “a priori, non ci impegniamo” su futuri rialzi o meno. Di diverso avviso è invece il governatore della Bundesbank Nagel, convinto che “se vogliamo domare questa inflazione ostinata dobbiamo essere anche più ostinati”. E quindi proseguire non solo sulla strada dei rialzi, ma anche facendo di più nella riduzione del portafoglio di bond, che inizierà questo mese a scendere di 15 miliardi di euro. Chiedono prudenza, invece, il governatore della Banca d’Italia Visco e il membro del comitato esecutivo della Bce Panetta. Visco, che non si pronuncia sul futuro della politica monetaria perché “si fa meeting by meeting sulla base dei dati disponibili”, invita però a considerare “l’incertezza alta e raddoppiata dalle incertezze finanziarie”. Dunque va mantenuta “la prudenza e l’attenzione alla sequenza e alle dimensioni degli aumenti dei tassi”. Il governatore ha anche invitato le banche a mantenere “correttezza e trasparenza” e a “non abusare” visto l’effetto che la stretta sta avendo sui mutui. Del resto, dopo anni di tassi negativi che hanno azzerato i profitti, ora possono “iniziare a mettere a posto i margini di interesse e, su quella base, avere più tranquillità nei loro bilanci”. Anche Panetta chiede di calibrare la stretta, con una politica monetaria “adattabile agli sviluppi”.